Tantissimi candidati per pochi posti da assistente alla fruizione nei musei statali. Ma è proprio questo il vero ‘dramma’ del concorso Mibact?

Siamo schietti: diciamo le cose come stanno senza guardare in faccia nessuno. Commentiamo quel che accade in archeologia e nel mondo dei beni culturali in generale, ma mai a caldo. Valutiamo, piuttosto. E poi raccontiamo, fuor di cronaca, il nostro modo di vivere il patrimonio. Raccontiamo come fare, secondo noi, perché possa catturare quanti più cittadini possibile. Li possa sedurre, affascinare, divertire e far riflettere. Ecco a voi i nostri editoriali.
Tantissimi candidati per pochi posti da assistente alla fruizione nei musei statali. Ma è proprio questo il vero ‘dramma’ del concorso Mibact?
Sono state donne forti, sovrane o guerriere, sepolte alla morte con scettri e armi. Ma chi le ha scoperte le ha scambiate per uomini, o per esseri speciali come le amazzoni. È tempo che gli archeologi riconsiderino i propri pregiudizi di genere
Cosa fare per salvare Venezia dall’acqua alta secondo l’archeologo Diego Calaon. Un punto di vista decisamente controcorrente
Una discussione a tutto campo con Paolo Matthiae sul conflitto in Siria e non solo, ospiti di Lorenzo Nigro direttore del Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo dell’Università La Sapienza di Roma
Un romanzo di Daria Colombo che diventa spettacolo per aiutare donne in difficoltà. Un Festival, Cantalastoria, che guarda alla storia con gli occhi delle donne. E infine una donna brava, bella e allegra che da oggi volta pagina e va in pensione: Alberta Campitelli la forza è con te
D’ora in poi non più volontari negli scavi, ma solo archeologi professionisti: così stabilisce una recente circolare alle Soprintendenze della Direzione generale archeologia del Mibact (6/2016). Ma un nutrito gruppo di archeologi non ci sta, la considera anacronistica e inadeguata a creare un rapporto proficuo tra la nostra eredità culturale e la società. Archeostorie Magazine ospita le loro osservazioni
Ripensiamo i nostri musei per farli rinascere a nuova vita. In un mondo che cambia,
il passato si salva solo se raccontato con linguaggio nuovo, il linguaggio della nuova società.
Come hanno fatto a suo tempo i Longobardi
Open data significa condivisione del sapere, partecipazione democratica alla conoscenza. A Trieste nei giorni scorsi l’archeologia ha volato alto
Ieri mattina alla stazione di Napoli ho visto un pianoforte che poteva essere suonato da tutti. Allora ho pensato: perché i musei non possono diventare come quel pianoforte? Andate tra la gente, aprite le porte dei musei e “liberate” quel che c’è dentro. I musei sono vuoti e in pochi si interrogano sul perché. Una risposta c’è: basta uscire a cercarla.