“Ma proprio Dante? Sei sicuro? Vuoi un podcast su Dante?” Ero felice di fare dei podcast per il Museo archeologico di Napoli, molto felice. Ma quando il direttore Paolo Giulierini mi ha chiesto Dante, mi ha colto lo sconforto. Poco importa che il podcast, in verità, dovesse parlare dei personaggi del mondo antico descritti da Dante, in accordo con la mostra Divina Archeologia; che dovesse essere, quindi, il Divina Archeologia Podcast. Comunque di Dante bisognava parlare, proprio quest’anno che di Dante parlano tutti, più o meno competenti. Non mi andava di gettarmi nella mischia, alla ricerca di qualcosa di diverso e curioso su Dante che non è certo una mia frequentazione abituale. Insomma ho esitato parecchio prima di mettermi al lavoro. Però non sono stata sola nell’impresa.
Grandi professionisti
Ho fatto squadra con quei geni dell’audio di NWFactory.media: Andrea W. Castellanza, bravo storico, ottima voce e grande regista; e Paolo Righi e Francesco Sergnese, i sound designer più fantastici al mondo. Se avete ascoltato anche solo qualche puntata di Bistory. Storie dalla storia del duo Castellanza-Righi – uno dei podcast italiani di più lunga vita e maggior successo – sapete cosa intendo. Un vero e proprio ‘podcast narrativo‘ fatto di un mix sapiente e calibrato di parole, musiche e suoni dove l’ambientazione sonora è essa stessa racconto. Chi ascolta è totalmente immerso in un mondo ‘altro’ da cui le parole scaturiscono quasi per mera consequenzialità. E non può fare a meno di sognare.
E’ stato Paolo a trovare la soluzione giusta per il nostro Dante: puntate di pochi minuti che si possano ascoltare anche al Museo di fronte alle singole opere, ruolo preponderante di suoni e musiche, testi brevi e molto evocativi. Testi evocativi… esatto! I miei neuroni hanno cominciato a ingranare. Avevo la chiave.
Dovevo partire dal personaggio antico, far parlare lui in prima persona per svelarne il carattere, magari seguendo linee di ragionamento inusuali. Dovevo poi far commentare al personaggio stesso l’interpretazione di Dante, e magari anche quella dell’artista dell’opera del Mann. Insomma dovevo raccontare Dante guardandolo da lontano, dal punto di vista di quegli antichi che lui ha usato come metafore di umani vizi e virtù. Una formula collaudata ma in questo caso complicata e complessa da realizzare, e per questo intrigante. Pensato così, mi piaceva il podcast e persino Dante!
Scrivere Divina Archeologia Podcast
Dopo poche prove, Andrea aveva trovato il format giusto, e giustamente calibrato. E a quel punto, scrivere i testi è stato divertimento puro. Mi sono immedesimata nei personaggi antichi e ne ho raccontato passioni e pensieri reconditi. Ho fatto dialogare il mondo antico col Trecento e col presente. Ho teso fili tra le epoche per cogliere continuità, connessioni, diversità, stravolgimenti. Che gioia!
E Andrea ci ha aggiunto del suo, evidenziando o compattando o aggiungendo discorsi e idee per armonizzare meglio il tutto. Ha insomma ‘podcasterizzato’ i miei testi, cioè li ha adattati al format e all’ascolto, e sintonizzati col carattere e la voce dell’attrice o dell’attore prescelti.
Come tutto a questo mondo, anche un podcast è un gran lavoro di squadra e il suo successo dipende da come la squadra funziona, oltre che dall’inventiva, la creatività e il rigore dei suoi singoli componenti. Oggi si chiede alle persone di saper fare di tutto un po’, ma è professionalità fino a un certo punto. Il professionista vero sa fare bene una cosa, o poche cose, e sa collaborare con altri professionisti per costruire un lavoro collettivo.
La prima puntata di Divina Archeologia Podcast, Virgilio, accoglie gli ascoltatori e indica la via. Nelle puntate successive garantiamo immersioni acustiche in tempeste di mare che inghiottono navigli in pochi istanti, in palazzi incantati dove si consumano stragi di famiglia tra le urla di fanciulli inermi, in luoghi immondi dove serpi sibilanti vi assaliranno da ogni parte, e orridi mostri vi minacceranno. Giudicherete voi, alla fine, se la squadra di Archeostorie® e NWFactory.media ha saputo spalancare le porte di fantastici mondi. Insomma se funziona.
Podcast cosa significa
Cinzia cosa significa podcast per te? Ora tocca a me rispondere alla domanda di rito. A me che non sono una professionista dell’audio, e mi avvicino a quel mondo collaborando con chi l’audio ce l’ha nel sangue. Però, però… posso dire che ho sempre cercato maniacalmente il ritmo nella scrittura: da sempre rileggo a voce alta quel che scrivo, per sentire ‘come suona’. E della scrittura amo soprattutto la capacità di ‘far vedere’ con le parole. E’ una capacità magica, è la forza vera delle parole. E se sono speakerate nel modo giusto, sono forti ancora di più. L’audio restituisce alle parole la loro anima.
Nel podcast, le parole si colorano altresì di musiche e suoni, e danno vita a un mondo. Un mondo libero, aperto, dove l’ascoltatore può immaginare quel che vuole e immaginarsi come vuole. A differenza del video, l’audio non s’impone, non impartisce nulla, ma sollecita a gran voce la partecipazione immaginifica di chi ascolta. E’ proprio questo che amo nei podcast: la parola che prende vita col contributo di tutti, autori e pubblico che formano assieme una vera squadra. E per questo il podcast ha potenzialità narrative infinite, ben oltre quanto esplorato finora: le fantasie di tutti noi, assemblate e contaminate nei modi più impensati, non hanno confini.
Buon ascolto, dunque. Magari poi ci raccontate in quali lande inesplorate (o selve oscure) siete approdati in compagnia di Divina Archeologia Podcast.
Divina Archeologia Podcast
Realizzato da Archeostorie® e NWFactory.media per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Testi: Cinzia Dal Maso e Andrea W. Castellanza
Atmosfere sonore: Erica Magarelli e Francesco Sergnese
Regia: Sebastian Paolo Righi
Grafica: Gloria Marchini
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