“Per raccontare un museo, non bisogna per forza raccontare per filo e per segno gli oggetti che ci sono nelle sale. Il museo è il luogo migliore dove trovare delle storie da narrare, che facciano immergere il visitatore nelle atmosfere del passato. Sono quelle che vanno raccontate”. La pensa così Andrea W. Castellanza, narratore di professione, appassionato di storia e autore del capitolo del libro Branded Podcast dedicato proprio allo storytelling per costruire il podcast narrativo ‘perfetto’.
E chi meglio di lui poteva parlare dell’argomento con il nostro Francesco Nocito durante la quinta puntata dell’Archeritivo, il format Instagram di interviste all’ora dell’aperitivo? Castellanza ha un podcast perfetto al suo attivo: Bistory, podcast seguitissimo che realizza e produce da ormai tre stagioni, insieme al sound designer Sebastian Paolo Righi, per l’emittente varesina Never Was Radio. Vicino al milione di download, Bistory racconta la grande storia attraverso le storie di personaggi più o meno noti del nostro passato.
Partendo da qui, Castellanza e Nocito hanno discusso del perché una narrazione ben congegnata e strutturata sia lo strumento migliore per raccontare il passato. “Basta pensare ai miti greci: la guerra di Troia, le gesta di Ulisse, sono qualcosa che tutti ricordiamo, anche chi a scuola era meno interessato alla storia e alla mitologia. Questo perché le storie fissano dei messaggi nella nostra memoria”.
Castellanza ha anche dato qualche dritta ‘pratica’ ai creatori di podcast, ma soprattutto ai musei che vogliono cimentarsi con questo mezzo: cosa fare per catturare l’attenzione dell’ascoltatore? Quali escamotage utilizzare e perché? In che modo rendere viva non solo la visita, il ‘durante’, ma anche il ‘prima’ e il ‘dopo’?
È stata una chiacchierata davvero illuminante. Da rivedere tutta con taccuino per gli appunti alla mano!
Guarda la quinta puntata dell’Archeritivo, con Andrea W. Castellanza
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