Per parafrasare un tormentone pop dei primi anni Duemila: oops, we did it again! La redazione di Archeostorie® si è imbarcata in una nuova avventura, un libro fresco di stampa in uscita il prossimo 22 ottobre. Si intitola Branded Podcast. Dal racconto alla promozione, come dare voce ad aziende e istituzioni culturali (Dario Flaccovio Editore). Come le due pubblicazioni precedenti, si tratta di un’esperienza corale e questa volta la curatela è mia. Ma perché dopo aver affrontato il tema dei mestieri dell’archeologia col nostro primo libro (Archeostorie) e dello storytelling per i musei col nostro secondo libro (Racconti da museo), ci siamo messi a ragionare di podcast? E perché proprio branded, cioè sponsorizzati?
I podcast, mezzo ideale per raccontare valori e diffondere informazioni e messaggi
Innanzitutto perché noi crediamo tantissimo nel potere della voce per raccontare storie. Letteralmente, i podcast sono file audio, nati come ‘costola’ della radio per consentire l’ascolto di programmi on demand. Col tempo però si sono evoluti, sperimentando nuovi format e linguaggi propri. Negli Stati Uniti prima, e in Europa di recente, sono diventati terreno di ricerca per storyteller che hanno capito di poter utilizzare questo nuovo medium per narrare le storie in maniera fresca, originale e soprattutto efficace.
Protagonista del podcast è proprio la voce del narratore che in modo intimo, personale e autentico arriva al cuore dell’ascoltatore, emozionandolo e creando un legame basato sulla fiducia reciproca. Per questo anche noi di Archeostorie® abbiamo iniziato a sperimentare i podcast per raccontare in modo diverso l’archeologia: la nostra prima creazione è stata il format narrativo Archeoparole.
Perché allora ‘branded podcast’? Perché, anche se può apparire bizzarro, non esiste davvero differenza tra realizzare un podcast per un’impresa (quindi per un brand) oppure per un museo. L’obiettivo è lo stesso: trasmettere valori, messaggi e informazioni in maniera così efficace da creare una vera e propria community di persone che non siano solo ‘fan’ di un prodotto o di un servizio, ma che condividano un modo di sentire, una visione del mondo.
Branded Podcast: cosa racconta il libro
Ci siamo quindi domandati come realizzare un branded podcast davvero efficace, quale formula adottare. E lo abbiamo chiesto ad alcuni dei più importanti podcaster indipendenti italiani che hanno condiviso con noi esperienze e segreti del mestiere con grandissima generosità. Il libro è strutturato in due parti: nella prima raccontiamo ‘come si fa’ e ‘come si promuove’ un branded podcast per le aziende, con suggerimenti e case histories. Nella seconda parte ragioniamo sull’importanza di questo medium per le istituzioni culturali.
𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟗 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟏:𝟎𝟎 presenteremo il nostro terzo libro, “Branded Podcast”. In anteprima al #Festival del #Podcasting di #Milano!
La presentazione si svolgerà #online.Per assistere, trovate il biglietto qui:
👉 https://t.co/oKe9gkxKCX pic.twitter.com/OS1z6ly9XH— Archeostorie (@archeostorie) October 5, 2020
L’esordio è affidato a Francesco Tassi che, numeri e dati alla mano, racconta perché convenga dotarsi di un podcast oggi, mentre Rossella Pivanti illustra la tecnica narrativa del viaggio dell’eroe, applicata al branded podcast Prime svolte realizzato per MINI BMW. Ma che struttura dovrebbe avere il podcast ‘perfetto’? Andrea W. Castellanza presenta le tecniche narrative più efficaci, illustrando anche la case history del podcast Bistory. Gaia Passamonti parla dell’importanza delle scienze umane nella costruzione di un branded podcast, mentre Marco Cappelli riflette sulle delle tecniche di marketing indispensabili per promuovere i podcast, e sull’uso dei podcast per rafforzare i piani marketing delle imprese.
È affidato a Fabio Bruno il compito di fare da trait d’union tra le due parti, con il suo intervento dedicato al podcasting utile alle start up che si occupano di innovazione sociale e culturale. Segue la parte dedicata agli enti della cultura: la direttirce di Archeostorie® Cinzia Dal Maso parla delle opportunità offerte dai podcast per innovare il linguaggio dei musei, mentre Sebastian Paolo Righi illustra una case history, Liberi di entrare, un progetto audio che ha saputo far conoscere meglio i musei di Varese e attrarre nuovo pubblico. In chiusura del volume il mio intervento sul podcasting per l’archeologia con l’obiettivo di abbattere la distanza tra pubblico e musei e fornire uno spunto per le imprese che intendono raccontarsi in maniera originale e coraggiosa.
Branded Podcast è insomma l’inizio di un percorso che – ne siamo certi – ci porterà a raccontare sempre più e meglio quello che davvero abbiamo a cuore: il nostro patrimonio culturale e i nostri musei.
Guarda la presentazione al Festival del podcasting 2020
Info
Branded Podcast
Dal racconto alla promozione, come dare voce ad aziende e istituzioni culturali
a cura di Chiara Boracchi
Dario Flaccovio Editore, 2020, 192 pagine, euro 24,00
È possibile preordinare il libro con il 5 per cento di sconto direttamente a questo link.
Salve volevo sapere se era disponibile un file audio della presentazione del libro Branded Podcast o almeno dell’intervento relativo all’archeologia
Grazie
Buongiorno Klaus, abbiamo inserito il video della presentazione nell’articolo. Buona visione!
Preso!
Il libro l’ho quasi terminato, sono a pagina 165 al capitolo 9 scritto proprio da Chiara Boracchi.
Sono Molto Soddisfatta del mio acquisto.
Mi piacciono l’impaginazione, il font utilizzato, le note a piè di pagina precise e meticolose, che mi fanno tornare ai tempi dell’Università.
Adoro il racconto Corale su cosa sia il PODCAST e su come usarlo per dare VOCE alle aziende.
Molti interventi li ho sentiti con la Voce delle persone che ascolto su Spreaker e Spotify. come Rossella e Francesco Tassi, ed è stato proprio emozionante.
Per me questo libro è un buon punto d’inizio, per scoprire ed approfondire il mestiere del Podcaster, come creatrice di contenuti, ma anche dal punto di vista imprenditoriale, storico, della post produzione etc.
Faccio i complimenti a tutti e tutte, un prodotto editoriale che mi sento di consigliare su serio.
Grazie