Il parco di archeologia condivisa è un luogo dove il mestiere dell’archeologo è alla portata di tutti. Dove ci si diverte e si trascorre il tempo libero a contatto con gli archeologi al lavoro. E’ un’idea nuova che Archeostorie vuole sperimentare nell’area di Poggio del Molino (Livorno) ma che si potrebbe replicare all’infinito. Una vera rivoluzione

Cinzia Dal Maso
I suoi articoli:
A Ravenna, tutti assieme per promuovere la cultura
Si può definire un accordo storico. A Ravenna stato, regione, provincia e comune hanno deciso di eliminare le barriere tra i luoghi della cultura di loro proprietà, costruendo una grande offerta unitaria cittadina di turismo culturale. Il tutto è stato affidato alla Fondazione RavennAntica e vedremo cosa saprà fare. Ma è sicuramente un esempio virtuoso da imitare
L’archeologia italiana è pubblica? Ne discuteremo a Firenze a Tourisma
Un dibattito aperto tra accademici, amministratori e appassionati sul ruolo dell’archeologia pubblica nella nostra società. È così che Archeostorie presenterà il primo numero del suo Journal of Public Archaeology
Realtà immersiva, la tecnologia che ti riporta ai tempi di Augusto e Nerone
Quasi in contemporanea, due nuove proposte di realtà immersiva consentono ai visitatori di Roma di rivivere a pieno il passato: all’Ara Pacis e alla Domus Aurea, si smettono le vesti moderne e s’indossa virtualmente la toga
Archaeology & Me. Che cos’è per te l’archeologia?
Chiedi ai cittadini d’Europa che cosa evoca loro la parola ‘archeologia,’ e otterrai un’inesauribile miniera di idee tra disegni, foto, video, opere di computer grafica. Archaeology & Me è ora è in mostra a Palazzo Massimo a Roma
Colosseo sfregiato: servono davvero le barriere contro i vandali?
Vandali al Colosseo. Si moltiplicano gli attacchi al nostro patrimonio culturale. E come sempre si invocano più sicurezza, barriere più alte e pene più severe. Ci sarebbe però un’alternativa fatta di coinvolgimento, partecipazione, educazione: una seria politica culturale, che oggi non si contempla neppure più. E il rischio che si corre è altissimo
Quattordici altari spettacolari: nasce il Parco Archeologico dell’antica Lavinium
L'antica Lavinium: un luogo ricco di suggestioni e meraviglie Sono tredici altari in tufo, grandi, imponenti. Quasi brutali nella loro arcaicità. Tredici rettangoli in fila uno dopo l’altro su una lunghezza di circa cinquanta metri. E ce n’è persino un...
Essere archeologo in Kurdistan. Intervista a Luca Peyronel
Non è stato facile vivere a Erbil durante l’offensiva contro l’Is. La guerra era a pochi passi. Tuttavia c’era anche, nell’aria, un’euforica sensazione di liberazione. Luca Peyronel era lì in quei giorni e ce li racconta, parlando anche di cosa può e deve fare oggi l’archeologia nel Medio Oriente martoriato dalla guerra
Quale storytelling per i nostri musei?
I nostri allestimenti museali sono per buona parte obsoleti, non rispondono più alle esigenze del mondo d’oggi. Uno storytelling competente e al passo coi tempi è la chiave del cambiamento. Questa la tesi di Archeostorie che avremo il piacere di discutere con chi verrà venerdì 28 ottobre alla Borsa di Paestum all’incontro Racconti da museo. Faremo scintille!
Palmira: serve davvero ricostruire per rinascere?
Una mostra al Colosseo ricostruisce monumenti d’oriente che l’Is ha distrutto: ricostruzioni tecnicamente perfette ma simili a simulacri muti, simboli della venerazione tutta occidentale per le testimonianze materiali della storia. Parla a gran voce, invece, un agile libretto dello storico Paul Veyne che narra la Palmira antica: ricostruisce a modo suo, fuor di retorica