I video del Museo di Ledro: una ventata di aria fresca

20 Marzo 2020
Sono belli, divertenti e istruttivi: con i video per #iorestoacasa il Museo di Ledro ha colpito nel segno

“Abbiamo costruito i video durante la pausa pranzo, il nostro rito quotidiano. Così ci siamo detti: di fatto, dei palafitticoli conosciamo solo la vita quotidiana. Perché non accostare la quotidianità di allora alla nostra? Perché non raccontare le palafitte con i modi di comunicare oggi?”.

Così, nelle parole del loro ‘regista’ e ‘anchorman’ Alessandro Fedrigotti, sono nati i video per #iorestoacasa del Museo delle palafitte di Ledro, sede territoriale del Muse di Trento. Si chiamano Quattro passi nella preistoria e sono stati prodotti totalmente ‘in casa’ dai funzionari del Museo.

Sono una vera ventata di aria fresca, tra i molti e forse troppi prodotti museali online di questi tempi. Prodotti spesso uniformi e ripetitivi per forma e contenuti, che presentano un’opera o un concetto o poco più. I video di Ledro partono invece da un’idea narrativa potente. Insomma raccontano storie, ma storie vere, fotografando la vita ai tempi delle palafitte.

Le storie preistoriche del Museo di Ledro

Che si tratti di un tutorial di makeup per il mesolitico (con le ocre si fanno miracoli!), o di consigli di cucina alla Benedetta Parodi per il neolitico (e impari a farti la focaccia in casa), o di una recensione youtube per l’età del rame (dove la nuova ascia metallica è presentata meglio dell’ultimo smartphone), sono video frizzanti che sanno incuriosire davvero.

Poi c’è il capolavoro. È la narrazione dell’età del bronzo, l’età delle palafitte, affidata al presentatore di tutta la serie – cioè Alessandro – inviato per l’occasione nel villaggio palafitticolo. E tra un’intervista, una battuta e uno sketch, scorrono in basso le breaking news che celebrano il Nobel dato a Oetzi, o il Disco di Nebra vinto dalla Germania, o annunciano l’inizio delle Palafittiadi, o ricordano il funerale di Thutmose I o la guerra diTroia. Si sorride, certo, ma si riflette anche sulla contemporaneità di questi eventi nel mondo. Sono di fatto un altro invito ad approfondire di più.

Vero storytelling da museo

Questo è insomma ciò che noi di Archeostorie intendiamo per storytelling museale. Sarà parola di moda ma noi ci crediamo. Vi abbiamo pure scritto un libro e non ci stanchiamo di ripeterlo: storytelling non è il mero (e spesso noioso) racconto degli oggetti e delle storie del museo, ma l’utilizzo della narrativa per comunicare i messaggi del museo. È trovare idee nuove per raccontare i musei con linguaggi e strumenti sempre diversi. I ragazzi di Ledro lo hanno fatto alla grande.

Che altro dire? Guardate i loro video. Guardateli tutti. Sono brevi e divertenti. Guardateli in famiglia e i vostri figli ameranno la preistoria. È garantito: parola di storyteller.

 

PS Se i vostri figli scalpitano, quando tutto questo finirà, portateli al Museo di Ledro: i video sono collegati ad altrettanti laboratori del Museo. A Ledro la preistoria non è solo in bacheca: si vive veramente!

Autore

  • Cinzia Dal Maso

    ​Tre passioni: il mondo antico, la scrittura, i viaggi. La curiosità e l’attrazione per ciò che è diverso perché lontano nello spazio, nel tempo o nel pensiero. La voglia di condividere con tanti le belle scoperte quotidiane. Condividerle attraverso la scrittura. Un solo mestiere possibile: la giornalista che racconta il passato del mondo. Scrive su temi di archeologia, comunicazione dei beni culturali, uso contemporaneo del passato, turismo culturale per i quotidiani La Repubblica e Il Sole 24 ore, e per diverse riviste italiane e straniere. Dirige il Magazine e il Journal di Archeostorie.

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