Sabato prossimo 9 giugno, tutti al Museo civico di storia naturale di Verona per celebrare gli scavi alla grotta di Fumane (Monti Lessini)! E’ un appuntamento da non perdere: per tutta la mattina, dalle 9.15 in poi, si racconteranno le molte scoperte di trent’anni di scavo, e alle 15 ci sarà la visita guidata alla grotta. È un luogo incredibile da vedere almeno una volta nella vita. E la guida sarà Marco Peresani in persona, archeologo dell’Università di Ferrara che a quella grotta ha dedicato la vita.
L’importanza di Fumane
Fumane infatti è una sorta di racconto di tutta la nostra preistoria, da circa 90mila a 25mila anni fa. Lì hanno vissuto prima i Neandertal e poi gli Uomini moderni, lasciando tutte le tracce del proprio passaggio: dai focolari alle capanne agli oggetti utilizzati. E’ luogo fondamentale per capire l’ultimo grande cambiamento culturale e biologico della storia umana.
Sono state trovate testimonianze ricchissime per ogni epoca, e in uno stato di conservazione eccezionale perché i ghiacci hanno fatto crollare la volta trasformando la grotta in una ‘trappola sedimentaria’, una sorta di sigillo che ha fatto straordinariamente giungere la preistoria intatta fino a noi.
Piume e pitture
E poi le scoperte eccezionali, quelle che hanno fatto il giro del mondo. Nel 2000 è stata annunciata la scoperta delle pitture rupestri più antiche d’Europa: solo poche immagini di animali e di un uomo –poca cosa rispetto alle grotte dipinte più conosciute – ma antiche addirittura di 32mila anni.
Mentre nel 2011 sì è scoperto che i Neandertal si ornavano di penne, proprio come gli Indiani d’America. L’analisi delle segni di macellazione sulle ossa delle ali degli uccelli lì trovati, hanno fatto capire che i Neandertal selezionavano le penne d’uccello più grandi, belle e vistose, e le esibivano come simbolo di potere e autorità. E questo accadeva già 44mila anni fa.
Già allora dunque i Neandertal erano capaci di ‘pensare simbolicamente’, cioè trasmettere informazioni attraverso i simboli, pensare concetti astratti, avere un codice condiviso. E lo hanno fatto molto prima di entrare in contatto con l’uomo moderno, in totale autonomia. Questo a Fumane risulta chiaramente: i Neandertal possedevano già da sé, e non per contatto con noi, le nostre stesse capacità cognitive. I nostri ‘cugini’ non erano dunque così ‘bruti’ come comunemente si crede.
Non siamo gli eletti
“Dobbiamo rassegnarci: noi non siamo gli eletti” osservava allora l’archeologo Francesco d’Errico dell’Università di Bordeaux, paladino della ricerca sul pensiero simbolico dei nostri antenati. E proprio d’Errico, assieme a Peresani, aprirà il convegno di sabato prossimo intitolato Dall’Africa all’Europa: il nostro primo viaggio. Sarà veramente un denso bilancio, una summa di tutte le conoscenze su cui Fumane ha saputo far luce. Veronesi, preistorici, curiosi tutti: siateci!
E non perdete anche gli ultimi appuntamenti del Preistoria Festival dei Monti Lessini. Visite, escursioni, foto, libri, fumetti, cinema: tutto sui nostri più lontani antenati!
Ecco il programma del convegno di sabato 9 giugno:
9.15-9.35 Saluti delle autorità (Museo Storia Naturale VR, Polo Museale del Veneto, Regione Veneto, Comunità Montana della Lessinia, Comune di Fumane)
9.35-9.45 Paola Salzani – L’impegno del MIBACT sulla ricerca e la valorizzazione di Grotta di Fumane.
9.45-10.10 Marco Peresani – Trent’anni di scavi e ricerche su Grotta di Fumane. Un bilancio in continuo aggiornamento.
10.10-11.00 Francesco D’Errico – I gioielli dei neandertaliani.
11.00-11.20 Manuela Forte – I gioielli dei Sapiens.
11.20-11.40 Andrea Perez – Pellicce di volpe e lupo per Fumane. Nuovi dati da studi e sperimentazioni.
11.40-12.00 Lisa Carrera – Avifaune a Fumane. Da indicatori ambientali a componenti della dieta neandertaliana.
12.00-12.20 Eva Martellotta – I gesti dei Neandertal. Ritoccatori d’osso e impugnature.
12.20-13.00 Discussione e chiusura della sessione.
13.00 Trasferimento a Fumane, presso Enoteca della Valpolicella (via Osan 45)
15.00 Grotta di Fumane, visita guidata a cura di Marco Peresani e Nicola Nannini
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