Si sapeva, si è sempre saputo che a ricopiare i preziosi manoscritti antichi non erano solo pazienti monaci ma anche pazientissime monache. Però non ne avevamo le prove.
Ora invece l’analisi della dentatura di una donna sepolta nel XII secolo nei pressi del monastero femminile di Dalheim in Germania, ha rivelato tracce di pigmento blu oltremare. Un pigmento preziosissimo ricavato dal lapislazzuli che allora giungeva in Europa solo dall’Afghanistan. Un pigmento usato solo (o quasi) per decorare i manoscritti più belli.
Non potremo mai sapere se la donna fosse proprio l’artista o un’aiutante. Certo è che per molto tempo ha inumidito con la lingua un pennello col pigmento blu.
E’ una bella storia. Riempie noi donne di orgoglio.
Trovate la notizia qui: Medieval German Woman May Have Helped Produce Manuscripts – Archaeology Magazine

Le rovine del monastero medievale di Dalheim
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