Le vetrine addobbate a festa e le luci per le strade ci ricordano che Natale si fa ogni giorno più vicino e noi di Archeostorie, anche quest’anno, abbiamo pensato di portare un po’ di movimento sul vostro albero di Natale e nel vostro Presepe, regalandovi una versione molto speciale del nostro Cantastorie.
Perché diciamolo: i soliti addobbi sono bellissimi, ma accompagnati dal nostro piccolo archeologo in miniatura lo sono ancor di più!
Il Cantastorie fai-da-te
Ideato e disegnato da Francesco Ghizzani Marcìa, il Cantastorie è molto più di un pupazzo di carta: per noi è come un piccolo totem e ci ricorda un po’ il nostro motivo d’essere: l’uomo racconta storie dalla notte dei tempi per dare un senso al mondo in cui vive. Lo faceva secoli fa come oggi, per condividere le sue esperienze ed emozioni con gli altri. Una storia ben raccontata, a volte, può fare davvero la differenza, in ogni situazione, anche in archeologia. Oltre che per addobbare l’albero in maniera diversa, l’edizione speciale del Cantastorie di Natale è un invito e un auspicio a un Natale in famiglia, pieno di storie (archeologiche e non) da raccontare.
Per realizzare il vostro Cantastorie, avete bisogno solo di una stampante, carta e forbici (e un cordoncino, se pensate di appenderlo all’albero di Natale). A seconda della stampante che avete a disposizione, potete anche utilizzare diversi tipi di carta o cartoncino. Potete replicare l’operazione tutte le volte che volete: una volta scaricato il modello, non esiste un limite alla vostra creatività. E, soprattutto se avete bambini, questa può rivelarsi una bella attività da svolgere con loro in preparazione alle feste.
Il Cantastorie con Babbo Natale
Movimentiamo gli addobbi di Natale? Con il Cantastorie, l’albero quest’anno sarà ancora più trendy!
Il Cantastorie può diventare anche un fedele amico del nostro animale domestico.
Il Cantastorie può farvi da mascotte quando lavorate al computer.
Non importa quanti libri abbiamo, il Cantastorie troverà sempre posto nella nostra libreria!
Una volta ritagliato il pupazzo, posizionatelo dove volete: tra i Re Magi, tra i rami dell’albero, sul caminetto, accanto ai regali, in mezzo ai faldoni della documentazione del cantiere (perché no?)… sbizzarritevi! Vi ricorderà che ovunque, anche nel posto più impensato, si può scovare una bella storia!
Festeggiate il Natale con noi sui social!
Trascorrere le feste con ciascuno di voi? A noi della redazione piace l’idea, e i social in questo ci aiutano: perché non postate tutti le vostre foto insieme al Cantastorie su Instagram e Twitter, taggandoci e utilizzando gli hashtag #archeostorie e #CantastorieDiNatale? Postate fotografie non solo dei vostri addobbi, ma anche dei vostri scavi o dei vostri viaggi, delle gite al museo… raccontateci, insomma, in uno scatto e poche righe, la vostra archeostoria di Natale.
Il nostro obiettivo? Conoscervi tutti ed essere più onnipresenti del nano di Amélie (ve lo ricordate?).
E con il Cantastorie… regalate Archeostorie!
Siete circondati da amici appassionati di archeologia, ma che non conoscono il progetto Archeostorie e non hanno neppure letto il libro? Siete ancora in tempo per rimediare! Insieme al Cantastorie di Natale fai-da-te, perché non regalare anche il libro Archeostorie. Manuale non convenzionale di archeologia vissuta? Potete ordinarlo con uno sconto di 4,00 euro a cliccando qui.
Che aspettate?
BUONE ARCHEOSTORIE DI NATALE A TUTTI!