Museo della città: nel nostro paese se ne parla tanto ma è ancora una chimera. Sono poche le strutture che possono dichiararsi all’altezza, per esempio, del Museum of London. Pochi i tentativi di raccontare la storia della città e riflettere sul passato per costruire il futuro della vita urbana. Pochi i musei capaci di diventare catalizzatori delle attività culturali della città per la città.
Un museo della città di Cosenza
Ora a Cosenza è nata una struttura con queste aspirazioni: da oggi è aperta al pubblico Consentia Itinera, mostra multimediale allestita nella splendida Villa Rendano. Come dice il titolo stesso, è un insieme di ‘viaggi’ immersivi nella storia e la cultura cittadine. Della durata complessiva di circa 45 minuti, è stato realizzato da ETT Spa per conto della Fondazione Attilio ed Elena Giuliani che nella bella Villa ottocentesca promuove da qualche anno concerti e incontri.
Ora però si è lanciata in una scommessa che è anzitutto un dono alla città: uno strumento multimediale realizzato secondo le tecnologie più all’avanguardia che consenta ai cosentini di guardare alla propria città con occhi nuovi, e ai turisti di orientarsi e sviluppare curiosità per la visita. Un viaggio virtuale che prelude al viaggio fisico per le vie della città, che la mostra altresì incoraggia fornendo ai visitatori una app per guidarli tra le vie e i monumenti cittadini.
Tanti viaggi nel tempo
Ma torniamo a Consentia Itinera. Le stanze della villa offrono ciascuna un’esperienza immersiva e coinvolgente, tra filmati e ricostruzioni virtuali, di in un periodo storico particolarmente significativo per la città. C’è la nascita, ammantata nel mito ma favorita da un donna forte e guerriera che ha saputo unire i Brettii, portarli alla vittoria sui Lucani, e conquistare il colle su cui fondare il proprio centro. Quante altre città vantano una donna come propria fondatrice? Brettia sarà la paladina di tutte le donne che la vedranno in azione nella prima sala della mostra.
Poi la città cresce e malvolentieri si assoggetta ai Romani. E giunge infine il goto Alarico, vero eroe cosentino di cui molti cercano ancora il tesoro sepolto tra le acque del fiume Basento. Lui però se la ride sornione e fa sorridere anche noi, dopo che lo abbiamo seguito nella sua discesa per l’Italia quasi immedesimandoci nei suoi militi.
Che dire poi del cosentino Bernardino Telesio, grande padre della filosofia e in odor di eresia? E dei veneziani Fratelli Bandiera che a Cosenza nel 1844 si immolarono alla causa della liberazione del sud dai Borbone? Ma a catturare l’attenzione dei visitatori è soprattutto lui, il padrone di casa, Alfonso Rendano, inventore dell’omonimo pedale del pianoforte. Il suo ologramma ne racconta vita e aspirazioni, oltre alla costruzione del grandioso teatro a lui intitolato.
È però il gran finale a lasciare senza fiato. Indossati i visori VR ci si libra in volo sulla città d’oggi. È tutta ai nostri piedi e attorno a noi: la prima urbanistica moderna di epoca fascista e lo sviluppo incontrollato del dopoguerra, e poi corso Mazzini con le statue del Museo all’aperto Bilotti, e l’antenna del ponte di Calatrava, nuovo simbolo della città.
Un laboratorio di cittadinanza attiva
È bella, dunque, la nuova mostra virtuale su Cosenza. Un’esperienza coinvolgente e realizzata con vera maestria e occhio attento ai particolari. È un’idea che dovrebbe trovare casa in ogni città, perché ogni città deve potersi presentarsi a dovere a tutti, accogliere con garbo e con modi al passo coi tempi. Modi che, attraverso l’emozione, spingano all’azione. Ma per questo serve ora costruire attorno alla mostra – primo indispensabile tassello – ciò che costituisce il cuore di un Museo della città: iniziative per adulti e bambini, promozione della ricerca e del dibattito pubblico su passato e futuro della città, laboratori, incontri, convegni.
Un Museo della città dev’essere frequentato dai cittadini prima che dai turisti. Dev’essere un luogo dove andare anche solo per passare un po’ il tempo e bere in compagnia un caffè. Dev’essere un laboratorio vivo di cittadinanza attiva, ovviamente in collaborazione con altre istituzioni culturali e sociali cittadine. Deve produrre cultura e solidarietà. Villa Rendano è sicuramente una struttura che si presta a tutto ciò, per la sua posizione invidiabile, la sua bellezza e gli spazi che non mancano. Vedremo cosa farà.
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Consentia Itinera
Percorsi multimediali nella storia della città di Cosenza
villa Rendano, Cosenza
da lunedì a sabato ore 9-13 e 15-19.30; domenica ore 9-12.30
informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti online su www.consentiaitinera.com
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