Guardare il mondo con gli occhi di BLU

29 Luglio 2016
Blu, il documentario di Andrea Camerini pensato come strumento di promozione dei musei della provincia di Livorno è un corto animato e un capolavoro.

BLU è poesia: non c’è sostantivo più calzante per definirlo. È un’elegia che incanta e cattura chiunque l’ammiri. Pensato come strumento di promozione dei musei della provincia di Livorno, questo corto animato è diventato a poco a poco un capolavoro. Andrea Camerini, unico autore (ma con le splendide musiche sognanti di Roberto Sbolci), ci ha messo tutta l’anima. Perché non ci sono solo amore e rispetto per la propria terra; ci sono soprattutto candore e stupore genuini per le meraviglie incontrate per via.Gli occhi attoniti di Nico, il ragazzo protagonista di questo viaggio meraviglioso, sono gli occhi di Camerini stesso, così come è sua la curiosità del cane che accompagna Nico e che, desiderando l’osso della balena o il pesce dell’operaio etrusco, trascina anche il padrone in nuove avventure. Avventure nel tempo e nello spazio a incontrare gli etruschi e i romani a Populonia o Cecina, e poi Napoleone all’Elba, Pietro Mascagni e Amedeo Modigliani, livornesi, e Giovanni Fattori che alla terra livornese dedicò tutta la sua vita e la sua arte.

BLU MODIGLIANI

BLU: Amedeo Modigliani

Si possono, volendo, rintracciare citazioni a famosi viaggi nel tempo del passato, come anche al cliché delle visite notturne e proibite ai musei, quando le opere prendono vita. Ma non c’è nulla di notturno, oscuro o proibito in BLU. È un film solare, rotondo, che illumina opere, personaggi e luoghi di una luce candida e appagante. Trasmette tutta la bellezza e l’emozione dell’incontro con terre nuove e col nostro passato. Ci fa innamorare di ambienti e storie come solo l’arte vera sa fare.

E ci fa conoscere, nell’intimo, i personaggi. Specie gli incontri con Fattori e Modigliani sono vere e proprie “interviste impossibili” fatte non di parole ma di sguardi, silenzi, musiche, colori. Tutto parla, persino la lacrima della donna di Modigliani che si scioglie a formare il mare, o i paesaggi di Maremma che paiono veri e invece sono dipinti. E quell’incontro con Fattori nei campi, l’ammirazione per quell’uomo d’altri tempi che sa trasmettere pace: con tratti lenti e chiari dipinge serafico il cielo di BLU.

Autore

  • Cinzia Dal Maso

    ​Tre passioni: il mondo antico, la scrittura, i viaggi. La curiosità e l’attrazione per ciò che è diverso perché lontano nello spazio, nel tempo o nel pensiero. La voglia di condividere con tanti le belle scoperte quotidiane. Condividerle attraverso la scrittura. Un solo mestiere possibile: la giornalista che racconta il passato del mondo. Scrive su temi di archeologia, comunicazione dei beni culturali, uso contemporaneo del passato, turismo culturale per i quotidiani La Repubblica e Il Sole 24 ore, e per diverse riviste italiane e straniere. Dirige il Magazine e il Journal di Archeostorie.

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