Un viaggio inaspettato: la computer animation fatta dagli archeologi
La ricerca archeologica può servire, oltre che a ricostruire, anche ad animare l'antico. La computer animation è proprio quello che fa al caso nostro.
Dopo tanti anni di archeologia digitale ancora non riesco a capire perché molto spesso ci accontentiamo di diventare scenografi e ci limitiamo ad immaginare ‘come era’. Non sarebbe più interessante provare a diventare autori, sceneggiatori e perché no, animatori della nostra archeologia?
Questa è ormai la mia fissazione: oltre a ricostruire, anche animare può e deve diventare una parola chiave dell’archeologia digitale.
E’ per questo che vi propongo di seguirmi in un viaggio: un cammino difficile e pericoloso che ci porterà in territori selvaggi e inesplorati (almeno dagli archeologi).Dovrei avere da qualche parte una mappa, ne sono sicuro, ma adesso trovo solo questo piccolo frammento. L’appuntamento per la partenza è fra pochi giorni, giusto il tempo di recuperare la mappa completa.
Siete pronti? Allora seguite Digital Pickings su Archeostorie!
-
Archeologo, certo. A essere precisi, ricercatore universitario. Che dopo essersi sentito domandare per la millesima volta “Bello, che cosa hai scoperto oggi?”, inizia a capire alcune cose: per esempio che l’archeologia, quella vera, archeologi a parte, non la conosce nessuno; ma anche che irritarsi non vale, perché quella domanda rivela un vero desiderio di conoscenza. E allora l’archeologia prova a raccontarla: usando parole ma anche immagini, video, suoni e animazioni. Quello che oggi chiamiamo multimediale, ma che in fondo è da sempre semplicemente fantasia.
Visualizza tutti gli articoli
Condividi l’articolo sui social
0 commenti