Amore in lockdown. Eros ci spia dall’Olimpo

23 Aprile 2020
La quarantena ha costretto Eros, il giovane dio dei ‘colpi di fulmine’, a deporre arco e frecce. Si riposa, è felice, però...

Ooh, finalmente una vacanza!

Sono secoli che non mi prendo un po’ di riposo. Fidanzamenti, matrimoni, unioni civili, nozze d’oro e d’argento, e poi divorzi e nuovi amori, senza un attimo di tregua. Ma non vi stancate mai?

E non parliamo di San Valentino, con quegli orrendi cuori gonfiabili, i cuscini rosa e le scatole di cioccolatini. Bleah! Me l’avete fatta sudare, la paga!

Di solito questa è la stagione più frenetica dell’anno. Le gite scolastiche, i primi baci: in altre parole, lavoro. E mai che mi paghino gli straordinari!

Adesso, invece, posso ripiegare le ali e farmi una pennichella. Scuole chiuse, vacanze rimandate, niente flirt sul lavoro, niente passeggiate mano nella mano. Non mi tocca passare le giornate a dirigere il traffico di sorrisi e di occhiate, come un vigile del dialogo amoroso che non vede l’ora di andare in pensione. Oltretutto, sono sempre stato una frana a calcolare la traiettoria degli sguardi.

“Per due punti passa una e una sola retta”; ma questi matematici hanno mai provato a gestire le interazioni di un gruppo di adolescenti?

È un incubo! A volte il destinatario dell’occhiata si china all’ultimo momento per allacciarsi una scarpa, o starnutisce e chiude gli occhi, e lo sguardo appassionato lo manca e schizza via, chissà dove, e mi tocca sfrecciare come un razzo per riacchiapparlo prima che colpisca la persona sbagliata. A volte – ehm – mi scappa di mano. Di sicuro tutti voi avrete almeno una piccola delusione amorosa di cui incolparmi…

Oh, insomma! Provateci voi, se vi sembra facile! Non ho mica le ali di un condor!

E allora via di corsa a scoccare frecce d’oro col mio arco, nel tentativo di rimediare al disastro. Provate a immaginare: le mani sudate, il respiro a mille, una frazione di secondo per prendere la mira, tendere e scoccare. Vi stupite se manco spesso il bersaglio?

Sì, sì, ridete pure! Intanto #iostosull’Olimpo, e voi non potete contare su di me per sbrogliare i vostri casini sentimentali. 

Eppure mi avete sorpreso. Faccio questo lavoro da millenni, però non è che li capissi tanto bene, prima, i vostri sentimenti. Se ne stavano acquattati come sogliole sul fondale, sepolti sotto gli anniversari, gli anelli, i selfie coi sorrisi smaglianti e tutto il resto. E adesso?

Adesso, spento il rumore di fondo, resta solo il silenzio. Restate solo voi, con i vostri sguardi, i vostri gesti, da indirizzare da soli perché arrivino alla persona giusta, al momento giusto. Dovete arrangiarvi, trovare le parole.

Non è facile, eh? Però ve la state cavando alla grande.

Vi osservo, spaparanzato quassù sulla mia nuvoletta soffice (del resto, la mia è la generazione degli Sdraiati). Vedo chi finora non si era mai sporcato le mani, improvvisarsi chef stellato per tutta la famiglia – il lievito, maledizione, dov’è finito il lievito?! E vedo altri, abituati a porgere la guancia, baciare per primi ogni sera e ogni mattina.

Avete imparato a risolvere i vostri litigi senza il mio intervento. Era ora! Certo, a volte il dialogo porta verità scomode: amori sbocciano, amori appassiscono. Fa parte del gioco.

Vi vedo riscoprire vecchie passioni, scrivere dipingere suonare creare, e non solo per intrattenere i pargoli. Mi fate ridere quando disegnate arcobaleni talmente storti e sbilenchi da far rabbrividire la dea Iris; vi adoro quando cantate dai balconi, stonati come campane.

Insomma, volevo dirvi solo questo: bel lavoro! Ve lo assicura un esperto.

Ora continuate così, da bravi. Io, se non vi spiace, me ne torno al mio pisolino.

In attesa che finalmente mi permettano di tirare due calci al pallone nel giardino dell’Olimpo, per Zeus!

Autore

  • Giorgia Cappelletti

    Archeologa di formazione, scrittrice per hobby. Fino ad oggi ho scavato, lavorato in un museo, diretto laboratori per bambini, prodotto libretti divulgativi, insegnato greco e latino, scritto brani ed esercizi per le antologie scolastiche, e probabilmente qualcos'altro che ora mi sfugge. Guardo molti anime e vorrei vivere nel castello errante di Howl (ma senza di lui).

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1 commento

  1. Gianfranco

    Bravissima, un cupido disoccupato è il meglio in questo momento, grazie per la lettura e …. in attesa della prossima lancio un basin alla mia cara!!!!

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